Serata inceneritore in consiglio

Sottotitolo: il gatto si morde la coda e non sa che la coda è sua.

ince bolzano incidente 8.11.13

incidente del 8.11.13

Ieri sera (16.9.14) in Consiglio comunale è intervenuto il dr. Fattor ( direttore Ecocenter) in occasione del 4° incidente al nuovo inceneritore: un’esplosione dovuta non si sa a cosa, non si sa da dove.
Abbiamo saputo che l’ impianto di sicurezza e l’impianto anti incendio hanno ben funzionato e ne siamo felici.
Un po’ meno a sapere che non si può controllare tutto ciò che entra e se qualcuno mettesse un pacco di dinamite nel cassonetto questo passerebbe inosservato, e nel forno cosa succederebbe?
Ma in fondo, ha detto il direttore questo può succedere ovunque, anche al supermercato che un pazzo butti una bomba!
Certo costruire un impianto con tale livello di sicurezza in una conca densamente abitata è un piccolo dettaglio.
Ora, ha spiegato Fattor, si controlleranno meglio i rifiuti che provengono dalla Pusteria e dalla Venosta, anche se non è certo che la causa dell’ esplosione provenga da quelle valli (la Procura indaga).
Nessuna proposta seria per risolvere il problema, il solito inno alla termovalorizzazione come soluzione di tutti i mali ambientali e alla perfezione del nostro inceneritore, che è il migliore e tecnologicamente all’ avanguardia, ma che ogni 3-4 mesi si rompe per un motivo o per l’ altro.
Ma non facciamo gli “ambientalisti terroristi”, stiamo in silenzio che la realtà dei fatti è già chiara, per chi vuole comprendere.
Il problema è che il forno va riempito, che i rifiuti urbani fra crisi e differenziata stanno calando, i rifiuti da fuori (per ora) non si prendono e quindi in qualche modo il forno va riempito, altrimenti addio termovalorizzazione.
La soluzione sarebbe invece chiudere un impianto inefficiente e pericoloso e avviare altri percorsi di gestione e recupero delle materie senza combustioni.
Ammessa l’esistenza dell’ inceneritore ci sarebbe comunque una soluzione: eliminare in tutta la Provincia i cassonetti ed avviare una raccolta porta a porta con tariffa puntuale, dove i gestori ( Seab ecc.) non dovrebbero solo raccogliere e smistare, ma anche fungere da educatori e controllori della qualità dei rifiuti.
Questo sistema permetterebbe di avere una migliore qualità dell’ indifferenziato, di individuare oggetti pericolosi e di ridurre complessivamente la produzione di rifiuti.
Ma è veramente questo quello che il direttore Fattor si augura?
C. Vedovelli
Consigliere comunale M5s

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