Pascoli e non solo

images Questa sera torniamo a parlare in Consiglio Comunale di “polo bibliotecario”. La novità è la decisione di ridimensionare finanziariamente il progetto, passando da 90 a 60 milioni di euro, con la rinuncia ad un piano. E’ chiaro che il megalomane progetto non ha più solide basi finanziarie, e attualmente in bilancio provinciale è stanziato solo 1 milione per la demolizione. Si può ancora fermare ? o si fermerà da solo
Pubblico il mio intervento di questa sera in Consiglio.

Questa  di oggi è  una delibera tecnica, rappresenta però la conseguenza di scelte politiche  secondo noi sbagliate.

L’ idea di un centro bibliotecario unico provinciale è interessante ( Polo sembra più un idea di condominio con scale diverse) ma si può pensare di farlo da un’altra parte  (e perché no in via Alto Adige?).

La scuola “Pascoli” oggi ha ottant’anni e non è affatto invecchiata ma ancora dignitosa, bella e funzionale. Basterebbe una piccola e normale manutenzione per farla apparire migliore di tante altre costruite dopo di lei.

Non si capisce perché bisogna buttare via una scuola per fare una biblioteca. Non si capisce come i nostri politici possano giustificare un tale spreco e disprezzo dei soldi pubblici. Così si distrugge una parte della storia e della memoria della città.

Ora si parla di storicizzazione del monumento della Vittoria e del bassorilievo di piazza Tribunale, d’ accordo storicizziamo, spieghiamo, senza cancellare o distruggere (e magari cambiamo nome a quella piazza, perché di vittoria nelle guerre non ce ne per nessuno), però rendiamoci anche conto che abbattere le Pascoli (così’ come il cinema Corso, il cinema Druso ecc) significa cancellare un pezzo di «memoria collettiva storica», non per forza legata ad un periodo storico, ma all’ esistenza di parte della popolazione.

Le Pascoli potrebbero essere ristrutturate ed ospitare la biblioteca civica oppure essere utilizzate come scuola di transizione ( ora a Bolzano non ce ne sono) nel corso di  ristrutturazione di altre scuole ( penso alle Aufschnaiter: un altro esempio di scarso buon senso dell’amministrazione pubblica e soprattutto di scarsa sensibilità nei confronti delle esigenze e delle sensibilità dei cittadini)

Ristrutturare le Pascoli significherebbe, anche dal punto di vista lavorativo, far lavorare artigiani e piccole –medie imprese locali.

Perché l’ assessora Pasquali dice che non conviene ristrutturare? In base a quali studi? E’ perché non sono mai state cercate soluzioni diverse ? Luoghi diversi?

E’ indubbio, e sotto gli occhi di tutti, che anche urbanisticamente ( tutela degli insiemi dove sei ?) la scuola rappresenti un tutt’ uno con il quartiere e che un nuovo edificio cemento e vetri non avrebbe alcuna logica architettonica.

Serve un megapolo bibliotecario centrale mentre le sedi periferiche chiudono ( vedi Don  Bosco) ?  Si vuole ancora di più desertificare anche culturalmente oltrechè commercialmente la periferia?

Democrazia zero : non era il caso che i cittadini fossero chiamati ad esprimere il loro parere, anzi a decidere su una parte così importante e sensibile della loro città ?

Le associazioni culturali: una pessima gestione di un  patrimonio della città, potevano rappresentare, restando nella sede comunque risparmiata, un arricchimento per la struttura, invece sono state scacciate, disperse sul territorio, per lo più scontente e in parte ancora da sistemare. Altrochè cultura popolare!

Concludo e torno alla delibera di oggi: di cosa stiamo parlando? del progetto 1° o del progetto modificato? Non dovremo ridiscutere in Consiglio il nuovo progetto?

Non ci sono i soldi: allo stato attuale sono in bilancio provinciale solo i soldi per la demolizione ( 1 milione di euro), il resto sono chiacchiere.

L’ accordo Patrimoniale fra Comune e Provincia non va rivisto alla luce delle nuove cubature ? Il Comune, che era possessore dell’ intero edificio, con il ribasso della cubatura si troverebbe con un patrimonio ancora minore ( 1/3 di quanto ??) , con un grave danno per la città di Bolzano.

Noi chiediamo che il progetto sia fermato; che si rivaluti la situazione allo stato attuale delle risorse economiche-finanziarie e alle esigenze delle biblioteche e proponiamo:

  1. Fare un progetto di ristrutturazione delle Pascoli come sede per la Civica e per le associazioni culturali attualmente presenti alle Pascoli;
  2. Utilizzare le Pascoli come scuole e sede per le associazioni e pensare il Polo ( la nuova biblioteca unica provinciale) in altra zona della città ( via A. Adige ?)
  3. Rilanciare le piccole biblioteche di quartiere e le biblioteche specialistiche o tematiche.

In ogni caso la decisione non può non prescindere dal parere  dei cittadini, che debitamente informati dovranno essere chiamati a decidere.

La cultura è fatta anche di idee nuove, di fantasia e coraggio, ristrutturare le ex scuole Pascoli potrebbe già essere un grande progetto culturale nell’ ottica di una nuova cultura, la cultura della sobrietà; la cultura non ha bisogno di opere faraoniche, di quelle ne hanno bisogno solo i politici per essere ricordati. Gli stessi politici che comunque noi ricorderemo per aver fatto spendere ai cittadini  più di 1 milione di euro per l’ idea megalomane  di Bolzano Capitale della cultura.

13.05.2014

Claudio Vedovelli

Consigliere Comunale Movimento 5 Stelle

1 Risposta to “Pascoli e non solo”


  1. 1 Andrea 13 Maggio 2014 alle 17:25

    Ancora una volta condivido in toto le tue argomentazioni.
    Cittadini, svegliatevi dal vostro sonno profondo che permette a politici senza scrupoli e a speculatori ed affaristi di fare quello che gli pare! Finchè questo non avverà anche da noi in Alto Adige, caro Caludio, sarà inutile ogni referendum..


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