Search Results for 'siete andati'

“ Siete andati tutti fuori tema”

In merito al consiglio comunale di Bolzano di ieri 31 3 2011 e alla  mancata iscrizione di Casa Italia nell’albo comunale delle associazioni.
Ieri sera siamo usciti dall’ aula, e non è stata una scelta indolore, per porre in rilievo un problema importante di democrazia e di regole.

Siamo consci e attenti al pericolo che ogni forma di fascismo (anche quello contro l’ ambiente) può rappresentare e siamo altrettanto convinti che  siamo tutti cittadini con il diritto di vivere con dignità, con le  proprie convinzioni al contempo rispettando quelle degli altri.

Escludere un gruppo di ragazzi che non solo hanno le carte in regola (regole che si è dato il Comune!) ma anche , fino ad ora, organizzato serate su temi diversi e interessanti, senza segni di apologia, solo perché si ritiene siano in contatto con gruppi neo o nuovi fascisti, ci pare sbagliato oltrechè rischioso.

Sbagliato, perché il rifiuto, il sentirsi respinti dalle istituzioni, potrebbe rappresentare un’ ulteriore spinta in braccia pericolose, ma soprattutto perché pone nelle scelte culturali della commissione,  improntate alla massima generosità per tutti, al di là di credi religiosi, politici, culturali ecc, delle discriminanti politiche, che seppur condivisibili nella sostanza, non sono state discusse in precedenza, nè era chiaro se realmente necessarie in questa associazione locale.

Meglio sarebbe stato dare la possibilità a questo gruppo di  avere un riconoscimento istituzionale e seguire con attenzione la loro attività, cercando di comprendere se ci possano essere segni di apologia di fascismo.

Così, oltrechè aver creato altri  “relitti”, quindi altri che si sentiranno discriminati, si è anche generato un pericoloso precedente che dovrà comunque essere chiarito al fine di trovare regole e criteri chiari e univoci nel futuro lavoro della stessa commissione cultura.

Questi i motivi della nostra scelta di uscire, apprezziamo le numerose dichiarazioni antifasciste della maggioranza, ma come dice spesso il presidente del consiglio comunale di Bolzano: “ Siete andati tutti fuori tema”, non di questo si trattava ieri sera, come  per noi non si trattava di una questione di direttori di ufficio o di gestione della cultura in generale, temi importanti che affronteremo in altro momento. 

Claudio Vedovelli                                                                 

Cons. com. Lista civica M5SBz

membro commissione cultura

Parassiti e predatori

Non voglio entrare nel merito della discussione su chi fosse Hans, non lo conoscevo, non conoscevo i motivi delle sue scelte, che comunque rispettavo prima come rispetto adesso.  Non tanto su Hans, o altri come Lui, che mi vorrei soffermare, anche se so, per esperienza, che spesso dietro questi “parassitismi” si nascondono vite travagliate ed esperienze dolorose. Comunque sia, il danno che queste persone comportano alla società è assai limitato e certamente più un danno morale che materiale.

Quando vedo o parlo con questi cittadini provo due sentimenti contrastanti ed inquietanti. Da una parte mi chiedo se sia giusto che una società civile possa accettare queste esistenze, se comunque non dovrebbe intervenire. Dall’ altra provo una certa ammirazione in persone che hanno scelto di tagliare definitivamente i ponti con questa società e di vivere con quello (troppo) che i “civili” gettano via.

Certo non sono eroi, certamente può essere più eroica la “monotonia” della vita quotidiana,  ma sono persone interessanti che poco danno fanno alla comunità. Quando penso ai parassiti, o meglio ai predatori, non mi viene certamente in mente Hans o altri come lui, mi vengono in mente le banche, la grande finanza , mi vengono in mente tante persone normali che campano di subalternità e di servilismo, ed infine non posso scordare gran parte della classe politica che invece che fare il bene comune, il bene dei cittadini,  utilizza il proprio potere per favorire se stessi, i propri amici e potentati e l’autorità della loro posizione per sopprimere e a volte insultare proprio quella cittadinanza che li ha scelti e pagati. Ma ora col discorso stiamo abbandonando il mondo dei parassiti* per entrare appunto in quello dei predatori*.

Claudio Vedovelli

*Il parassitismo (dal greco παράσιτος[1]) è una forma di interazione biologica, generalmente di natura trofica, fra due specie di organismi di cui uno è detto parassita e l’altro ospite.( Wikipedia) .Il parassitismo è una forma di simbiosi, ma a differenza della simbiosi per antonomasia (s. mutualistica), il parassita trae un vantaggio (nutrimento, protezione) a spese dell’ospite creandogli un danno biologico. Il ciclo vitale del parassita è più breve di quello dell’ospite e si conclude prima della morte dell’ospite.Il concetto di parassita va distinto anche da quello di predatore, il quale è dotato di vita autonoma, ha spesso una struttura morfoanatomica più complessa, ha rapporti con più vittime e, nel rapporto trofico, causa in genere la morte della vittima.Il parassitismo è una forma associativa molto diffusa, tanto che si può affermare che nessuna specie ne sia immune.. Nella scala evolutiva non necessariamente il parassita s’identifica in un organismo primitivo rispetto all’ospite. Il parassitismo è infatti in molti casi una sorta di specializzazione biologica che porta ad un’involuzione secondaria. Fra gli insetti sono frequenti, infatti, specie parassitoidi proprio negli ordini più evoluti (Ditteri, Imenotteri). 

————————————————————-

Pubblicato  sul sito di  Alan Conti  :

La Lega: “Hans era solo un parassita”

Data la lettera indirizzata ieri al direttore dell’Alto Adige e pubblicata oggi trovo doveroso rendere noto, oltre all’articolo del giornale, anche la lettera originale della consigliera Tania Bergo e relativa mail. Lascio quindi a voi il giudizio sul se e quanto io abbia interpretato la comunicazione leghista. A questo aggiungo una dichiarazione telefonica (chiaramente indimostrabile purtroppo) in cui Bergo mi comunica “l’adesione di Claudio Degasperi ed Elena Artioli”. Mi sovviene, inoltre, una domanda di difficile risposta: di chi doveva aspettare il consenso Tania Bergo se, come sostiene Artioli, il suo è stato solo un intervento personale? Il tutto alla luce di una sua successiva ammissione “è andato tutto così, mi spiace”.  E ancora, come mai Degasperi (di cui allego sms inviatomi questa mattina) ammette di aver letto in CC la mail di Bergo a me inviata e non è intervenuto subito per dissociarsi? 

 Va bene il pittoresco carnevale padano, ma stavolta la Lega (non) ci frega.

BOLZANO. “Hans Cassonetto era semplicemente un parassita: è sbagliato celebrarlo come un eroe del nostro tempo”. E’ durissima la lettera shock che la Lega Nord ha scritto per stigmatizzare le cerimonie in ricordo del clochard Giovanni Valentin, noto a tutti come “Hans”, che in seguito a un incidente è morto carbonizzato nella notte di Natale in piazza del Grano. La firma è della consigliera di Circoscrizione Don Bosco Tania Bergo, ma il contenuto è concordato con il consigliere comunale Claudio Degasperi e la leader provinciale Elena Artioli. Poche righe di condanna come pugni nello stomaco di chi è rimasto colpito da questa tragedia. “La sua morte – si legge in principio – è legata sostanzialmente a una disattenzione e ha portato alla scoperta di un sostanzioso patrimonio materno, quindi della sua libera scelta di rifiutare il sistema abbracciando la vita dei senzatetto. E’ inverosimile che si celebri con tanta enfasi chi ha deciso che tutto il resto della società formava un fronte nemico cui sottrarsi”. La condanna della Lega deriva dai mancati versamenti fiscali di Hans: “Rispettiamo la morte, ma la sua libertà è stata pagata da noi tutti che, come api operaie, contribuiamo alla Macchina dello Stato. I veri eroi sono quelli che arrivano a fine mese pagando fino all’ultimo euro le imposte dovute, non certo chi ha deciso arbitrariamente di sottrarsi al dovere della contribuzione nonostante ne avesse ampiamente le possibilità. Ha vissuto sulle spalle degli altri cittadini come un parassita e sarebbe stato coerente solo se avesse devoluto il suo consistente patrimonio ad associazioni di assistenza o volontariato”. Bergo e la Lega, a questo punto, ripercorrono con cinismo gli attimi della tragedia. “Il sistema che lui considerava nemico ha mosso una macchina organizzativa incredibile per cercare di salvarlo. Sono intervenute le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e persino dei cittadini che hanno messo a rischio la propria vita”. Il passaggio successivo, però, è di quelli da lasciare a bocca aperta. “Per non parlare del costo aggiuntivo sostenuto dalle tasche comunali per la pulizia straordinaria necessaria a rimuovere l’assurdo monumento dedicatogli. Meglio sorvolare, inoltre, sugli spazi in cui faceva i suoi bisogni”. Critiche anche per il regista Claudio Zagarini che ha annunciato l’intenzione di girare un documentario sulla figura di Hans: “E’ pazzesco che si possa anche solo pensare di realizzare una simile opera. Non si celebrano certi personaggi negativi”. Dentro il Carroccio nessuna pietà. 

Alan Conti 

LETTERA ORIGINALE DI TANIA BERGO, CONSIGLIERE CIRCOSCRIZIONE DON BOSCO LEGA NORD 

Dal mondo animale: parassiti e api operaie.

Nella notte di Natale , in centro a Bolzano, muore bruciato un clochard  noto a tutti come Hans “cassonetto”.

Come sua abitudine, Hans aveva appiccato le fiamme ad alcuni cartoni per scaldarsi in piazza del Grano. Per una disattenzione l’uomo ha preso fuoco.

Si scopre in seguito che egli, senzatetto “per scelta”, non avesse mai usufruito del patrimonio non indifferente lasciatogli dalla madre.

La sua “scelta” ha portato la gente e i media ad osannarlo e a paragonarlo ad un eroe: un uomo coraggioso perché avrebbe rifiutato il sistema, le regole e il vile denaro.

Attratto dalla “nobiltà” di questo rifiuto, un regista ha comunicato l’intenzione di dedicargli un film.

Tutto ciò è inverosimile!

Il “sistema nemico” nel tentativo di salvargli la vita, ha mosso una complessa macchina organizzativa costituita da Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, ambulanza nonché semplici cittadini a rischio della propria vita.

Questa “macchina” si muove grazie ai contributi di chi non sfugge alle proprie responsabilità e paga le tasse nonostante molti di loro arrivino a mala pena a fine mese. Questi sono i veri Eroi.

Nel paradosso completo, nei giorni a seguire, alcuni passanti deponevano a terra, sul luogo della disgrazia, un mozzicone di sigaretta, in segno di rispettoso omaggio “all’uomo libero”.

Oltre alla “macchina di pronto intervento” si aggiunge il costo della pulizia straordinaria comunale per rimuovere l’assurdo monumento. Per non approfondire il tema del luogo ove egli facesse i propri bisogni.

Tutto il rispetto per la morte di Hans ma la sua libertà è stata pagata da tutti noi che, come api operaie, quotidianamente contribuiamo al funzionamento della Macchina-Stato.

Contribuire alla vita sociale è un dovere ed è un dovere provvedere a se stessi qualora se ne abbia la possibilità.

Essere a carico degli altri come un parassita per un distorto ideale di “dissociazione dal sistema” è tutt’altro che un gesto eroico; lo sarebbe stato in parte se per coerenza avesse devoluto il suo patrimonio ad associazioni di assistenza e di volontariato.                                                                      

TANIA BERGO –Lega Nord 

SCAMBIO DI MAIL 

>Il giorno 19/gen/2012, alle ore 17.08, “taniabergo@libero.it” 
<taniabergo@libero.it> ha scritto:
>
>Ciao Alan
>ecco ho avuto il consenso per manadarti la lettera.
>Spero davvero che tu possa trovare un buchetto in una pagina e farne un 
signor articolo perchè credo davvero che si debba far notare alla gente come in 
verità pesare le parole e i gesti…. e soprattutto pensare prima di osannare 
esempii sbagliati per i nostri figli e quali  siano in verità gli eroi da 
imitare.
 
>Ciao fammi sapere.
>Grazie
>Curioso, con il direttore fai prendere le distanze dai vertici della Lega 
mentre a voce mi dici che Degasperi e Artioli condividono. Per fortuna abbiamo 
tutti questo invio originale in cui affermi, carta canta, di aver appena 
ricevuto “il consenso” all’invio…
>Buona giornata,
>Alan 

e’ andata esattamente così!
non posso dirti altro….
ciao 
Tania

SMS DI CLAUDIO DEGASPERI, CONSIGLIERE COMUNALE LEGA NORD

 “Ciao, Elena non era al corrente e la Tania ha inviato sulla tua mail a suo nome. Io ho letto per conoscenza e ho lasciato correre, impegnato in questioni più importanti. La firma “Tania Bergo-Lega Nord”, in quanto consigliere eletta a Don Bosco, ci sta ma non parla a nome del partito o della consigliere provinciale. Come al solito poi si è andati giù duro. Ci sta, rispetto il tuo stile ma quando ti chiedo di fare informazione su quanto avviene a Bolzano ho notato un nulla di fatto. Il tuo giornale è orgogliosamente schierato e rispetto anche questa scelta. Per il resto vedetevela tra voi nel quartiere. Io trovo la Tania sanguigna sì, ma non ipocrita. Vive a Don Bosco e dovreste darle ascolto sui temi che interessano alle persone. Siamo più comunisti noi della tua maglietta. 😉 buon weekend. Claudio” 

La mia maglietta, come sempre, cerca di essere quella della trasparenza e, stavolta, è assai più pulita di quella verde.

A voi il giudizio.

 Alan Conti

Discussione di bilancio

Bilancio preventivo 2012 : tutto il consiglio min x min  dal 19 al 23 dicembre 2011

1. Taroccato, perché tutti sanno che non è vero, che fra pochi giorni si abbatterà la scure di Monti e poi di Durnwalder (che taglierà i fondi ai Comuni), e comunque sia fra IMU e IVA e Irpef le risorse comunali si modificheranno. E allora perché non attendere, perchè tutta questa fretta, proprio quest’ anno?

2. tempi e orari impossibili per chi lavora. 4 giorni sono incompatibili con il lavoro di molti consiglieri. La nuova direttiva , che toglie la giornata per i dipendenti pubblici, di fatto impedisce ogni approfondimento e un lavoro fatto bene. E’ anti democratica, e limita l’ impegno politico ai pensionati e liberi professionisti, in sostanza un contributo alla politica come professione,ai grossi partiti politici, in sintesi alla casta. La stessa norma è stata inoltre interpretata in modo diverso nelle diverse amministrazione:, per cui i dipendenti provinciali hanno la giornata libera, quelli dell’ ASL no.

3. Il solito rito retorico, con documentazione poco chiara, spiegazioni parziali, cifre spesso di poco valore, perché non coperti finanziariamente. Investimenti sulla carta, giochi finanziari.

4. Tolto il gran lavoro degli uffici , cosa rimane alla politica?

5. Dentro il bilancio diverse cose brutte di cui abbiamo già discusso ed espresso il nostro parere con molta chiarezza: 31.000 euro per gli espropri per costruire in via Druso ( fabbisogno ?), l’ affare Aufschnaiter, piano parcheggi, Sill, bidoncini per i rifiuti.

6. nessuna idea sul Centro per giovani, sulla nuova riorganizzazione dei distretti, sulla mobilità ( quella vera), sulla gestione dei rifiuti con tariffa puntuale, ecc.

7. un calderone , nel quale parlare di tutto e di nulla, lanciare messaggi, poco natalizi, a nemici ma soprattutto ad amici ( il più amato di tutti il dirigente Moroder: chi la visto?); a seguire una miriade di documenti voto (proposte) che verranno in parte respinti e in parte accettati magnanimamente dalla maggioranza, ma senza alcuna speranza di essere di fatto attuati. Qualcosa non va, un meccanismo superato, vecchio e logoro. In sintesi un neanche tanto divertente teatrino della politica , che alla fine ci costerà parecchio, ma che soprattutto presto rifaremo, con varianti e modifiche di bilancio.

Alcuni, e diamo loro merito in particolare ai due consiglieri di Unitalia, si sono ben preparati, ma a che fine ?

Scarso interesse, si mangia e si beve, si fanno i fatti propri, si chiacchiera, si legge altro e così via: un circo senza spettacolo e spettatori.

A conti fatti 5 sedute x 51 gettoni da 120 euro lordi  + costi di uscieri, segretarie, traduttori, varie fanno circa 10.000 euro a seduta x 5 = 50.0000 euro.

 Non sarebbe un bel regalo per persone in difficoltà ?

Noi prendiamo appunti e ci prepariamo alle battaglie del prossimo anno.

Abbiamo partecipato alla discussione finale con passione, su diversi argomenti ed espresso la nostra opinione sull’ adunata degli alpini, sulla videosorveglianza in città, sul nuovo sistema di gestione dei rifiuti, sull’ inceneritore, ecc. ad un certo punto ce ne siamo andati, per motivi personali, ma anche perché non era più serio restare.

A che serve discutere fino alle 4 del mattino, con gli occhi chiusi e la mente offuscata. A che serve questa inutile e assurda e arcaica prova di forza ( o meglio di non intelligenza )? E’ possibile che non esistano altri sistemi più seri, per discutere il bilancio?

Abbiamo infine presentato 5 documenti voto, che in un primo momento erano in parte stati accettati con qualche modifica dalla maggioranza; di seguito, a causa della nostra assenza dopo la mezzanotte, non sono nemmeno stati discussi, ma non sarebbe comunque cambiato molto. Noi li ripresenteremmo come mozioni.

Eccoli qua:

Claudio Vedovelli

Quando il bue da del cornuto all’ asino

Tutto il consiglio min x min del 20.10.2011

 Serata speciale ieri sera in consiglio comunale. La mozione del  cons.  Margheri, che invitava tenuamente a ridursi gli oboli, indennità e gettoni di presenza, ha scatenato antichi e nuovi furori, istinti di sopravvivenza e attaccamenti alla scarsella.

Particolarmente veemente e ululante la difesa del proprio salario da parte del sindaco, che con una ammirevole parabola si è paragonato ad avvocati e medici, dicendo che i costi non sono quelli della politica, ma quelli dell’ amministrazione pubblica, e che quindi il suo stipendio se lo merita e che nessuno gli faccia i conti in tasca. Ha evitato, per l’ ennesima volta, di rispondere se  avesse  accettato o meno  l’ aumento del  7%, che in campagna elettorale aveva promesso di non accettare . ( Consiglio visione in streaming : discorso furioso del sindaco a difesa della propria tasca  al minuto 2:40:36 della registrazione  http://www.comune.bolzano.it/context.jsp?hostmatch=true&ID_LINK=3680&area=19).

Per il resto da destra a  manca parlare di riduzione dei costi della politica è : demagogia, populismo, sbagliato, serve per andare sui giornali, è pericoloso per la democrazia, qualcuno addirittura ha chiesto un aumento, altri non ritenevano di doversi abbassare gli emolumenti  prima che lo facessero altri e così via.

Alla fine,  solita riunione di maggioranza , soliti accordi, solito sindaco,  si fa la conta :  “ e chi non sta con me…” e alla fine: mozione respinta a grande richiesta.

Indubbiamente la mozione di Margheri  era poco incisiva, un segno, una richiesta di intervento al cons. regionale, che è di fatto la sede decisionale sugli emolumenti.

Certamente, come  puntualmente avvenuto, è un ottimo sistema di finire sui giornali, dove il nostro è di casa quotidianamente, come in ogni manifestazione: dagli indignados, alle corone ai  monumenti.

Davvero si da tanto da fare il consigliere Margheri, sbraiata anche parecchio, fa l’opposizione e il garante della maggioranza nello stesso tempo; un buon spadaccino, una toccata e una parata, mai un affondo decisivo però: alla fine , dopo ore di teatrini, riunioni, pre e postriunioni, e a volte urla,  tutto magicamente si ricompone : Margheri  sui giornali, la maggioranza salva e tutti a casa, fino alla prossima volta.

Bocciata la mozione, in maniera netta, da PD (in parte), dalla SVP e dal sindaco in toto, che ci sta ancora a fare Margheri in maggioranza? Ai posteri l’ ardua sentenza.

Noi di 5 stelle siamo rimasti inebetiti, su un tema che sono anni che denunciamo, manifestiamo, proponiamo, improvvisamente si è aperta la luce, e dopo esserci presi dei populisti, demagoghi, da destra ma anche da sx., pezzi di ecosociali compresi, oggi nemmeno veniamo menzionati nel voto a favore della pur leggera mozione di Sel.

Neanche un mese fa un’ interpellanza del cons. Filippi ( M5sBz) sulla riduzioene dei costi della politica, era  stata respinta dal consiglio.

Filippi proponeva di aprire un fondo di microcredito a favore delle persone bisognose e lì mettere i nostri (o parte) dei nostri gettoni di presenza e parte delle indennità. Non si sarebbe trattato di beneficienza ma di un’ iniziativa utile per la cittadinanza più debole, che possiamo realizzare senza aspettare Trento o Roma, ma sulla quale è calato il silenzio assoluto.

Abbiamo votato a favore della mozione Margheri, perché un segno è meglio di niente, certo non ci fermiamo qui e apriremo comunque il fondo per il  microcredito, poi ognuno faccia la sua parte.

Negli ultimi tempi tante chiacchere ma poco arrosto, anzi si sono mangiati pure l’ arrosto.

La questione dei costi della politica è una cosa seria, un’ anomalia, un’assurdità, come altre nel nostro Paese.

 Certo il pesce puzza dalla testa, la testa è il Parlamento, regno della casta e dei costi della casta, ma anche la nostra Provincia non scherza, come indennità, vitalizi ecc. E il Comune? Certamente sindaco e assessori non se la cavano male, anzi.

Certo i gettoni di presenza dei consiglieri sono una goccia nel mare, e in parte sarebbero anche ben guadagnati, se le sedute consiliari fossero serie, si parlasse di cose importanti, e non si tirasse invece alla lunga in attesa che le questioni si risolvano in maggioranza.

In consiglio arrivano pacchi preconfezionati, a volte anche con sorprese (furbate) nascoste; il resto è puro teatro del nulla.

Questo è il vero problema: l’ inefficienza  della politica.

Almeno n 1/3 dei consigli potevano essere evitati ( spesa media di una seduta di consiglio = 10.000 euro lordi) e con essi tanto denaro.

Meno soldi a sindaco e agli assessori, 2 mandati al massimo.

 Razionalizzare la durata e l’ attività del consiglio, ridurre il numero dei consiglieri, migliorare l’organizzazione delle sedute,  tante possono essere le proposte ma il fine deve essere quello di riavvicinare la politica ai cittadini e per far questo occorre il massimo della trasparenza.

L’ anagrafe pubblica degli eletti e nominati, perché, al contrario di quello che afferma il sindaco, un uomo della politica, un ammimistratore pubblico deve essere trasparente, può anche essere giusto il suo guadagno, ma deve essere chiaro a tutti e i cittadini devono sapere.

Esiste una mozione presentata da mesi , dal consigliere Chiomento, che ho sottoscritto, ma non se ne parla, perché?

Alla prossima

Claudio Vedovelli

M5SBz

Anche il Movimento 5 stelle di Bz al cozza Day

 Come dal resto d’ Italia anche dalla nostra città, senza utilizzare alcun contributo pubblico diretto o indiretto, ma a spese di ogni partecipante,  è partito un autobus di manifestanti alla volta del Cozza day a Roma,  per manifestare pacificamente il proprio sdegno per il rifiuto del Parlamento di discutere una legge di iniziativa popolare.

 Nonostante il silenzio di gran parte della stampa, migliaia di cittadini hanno partecipato alla manifestazione. La protesta è rivolta  contro i governanti abbarbicati come cozze al loro status, alla pensione dopo la legislatura e ai finanziamenti elettorali.

  La protesta  è contro il silenzio della proposta di legge sul Parlamento pulito presentata da Beppe Grillo con una raccolta di 350 mila firme e che giace in Senato dal 2007. La proposta di legge vuole  evitare che  in futuro sieda in aula chi ha condanne penali e chi ha già fatto più di due mandati.
La legge porcata di Calderoli fu approvata dal governo Berlusconi nel 2006, gli successe Prodi che in due anni non la cambiò.  Nessuno protestò.

  Invece di portare la legge Parlamento pulito in discussione al Senato, gli stessi che non hanno mosso un dito quando erano al governo, propongono  ora un referendum abrogativo che non risolverebbe nulla. Anche se il Porcellum venisse abrogato, chi ha condanne penali potrebbe rimanere comunque in Parlamento assieme a chi ha già superato i due mandati.

Siamo contenti che migliaia di cittadini continuino a firmare contro l’ attuale legge elettorale, ci sorprende però il silenzio totale dei referendari sulla nostra proposta di legge d’ iniziativa popolare presentata in Parlamento e dopo 4 anni non ancora discussa.
C’è puzza di cozze!

C.Vedovelli

M5SBz

Una strada nel bosco… il suo nome conosco vuoi conoscerlo tu?

Tutto il consiglio min x min  seduta del  10.05.2011

Martedì scorso il Sindaco Spagnolli ( vedi lo  streaming ) ha proposto una variazione di bilancio per il sopravvenire di nuovi problemi, una cosa normale e un importo di poco conto, ha riferito.

Non ha invece riferito quali fossero queste nuove situazioni .

Non era dato di capirlo dalla documentazione, che a detta di diversi consiglieri appare ( volutamente ?) poco chiara e senza una relazione tecnica.

Alla fine fra numeri e numeri, avanzi e disavanzi, spostamenti e rispostamenti, ecco la sorpresa : 31.0000 euro messi in bilancio per il verde in via Maso della Pieve ( dove non c’ è nulla di verde e dove l’intervento era previsto da diversi anni ) passavano direttamente per la costruzione di una nuova strada “forestale” in via s. Osvaldo.

Trattasi di un vecchio problema  che risale a 20 e più anni fa, quando qualche signorotto locale  pensò di andarsi a costruire casa propria sulle pendici di S. Osvaldo. Case abusive ? Secondo alcuni consiglieri abusive e sanate ; non abusive, perché a quei tempi non c’era ancora il PUC, secondo il sindaco.

Sono anni che si tenta di costruire questa strada che viene definita forestale ma che di fatto diventerà una strada privata di collegamento di alcune abitazioni private alla città. L’ opposizione di molti cittadini della zona , con raccolta di firme da parte di qualche ecologista “pentito”, aveva finora fermato qualsiasi progetto.

Ora, sempre secondo le parole del S. è il momento giusto di fare la strada, perché i vicini sono d’ accordo e la stessa forestale ha presentato un progetto in Comune per una strada che servirà come transito delle auto private e per i mezzi di soccorso e i vigili.

La promessa è quella che la strada non sarà una specie di password per nuovi insediamenti sulla collina.

In sintesi il sindaco, senza batter ciglio, ha cercato silenziosamente di sfilare i soldi pubblici destinate al rinverdimento  di una zona abitativa di periferia, per infilarli in un progetto di nuova strada per privati del centro. Complimenti.

Il S. ha  affermato che la strada è stata richiesta dai forestali per le emergenze incendi, ambulanze ecc., che hanno già presentato un progetto , che però nessuno ( parole dell’ ass. Pasquali) ha ancora visto.

Insomma si è votato e la maggioranza ha votato a favore dello stanziamento di fondi per questa strada in una zona molto delicata, fragile dal punto di vista geologico ma soprattutto preziosa per la città dal punto di vista paesaggistico senza nemmeno preoccuparsi di vedere il progetto. Un voto a scatola chiusa ? Che altrettanto non sia stato fatto per i parcheggi di via Fiume – via Gorizia ?

Strano Comune in cui si aprono vie private con i soldi pubblici , mentre altre vie utilizzate dai cittadini e che si avvalgono di servizi e manutenzioni fatte con i soldi pubblici, vengono rese private con una semplice sbarra e altre vie di fatto pubbliche, debbono pagare gli oneri come fossero private, come riferito dal cons. Tagnin in riferimento alla zona Cactus .

 Via S.Osvaldo

Siamo andati a vedere la situazione di via S.Osvaldo. Noi che veniamo dalla periferia avevamo una visione un po’ idilliaco di quella zona, un qualcosa di lontano e di irraggiungibile.

Devo dire che a parte la bellezza della natura, che ancora tenta di salvarsi dall’ incessante lavoro delle formichine del cemento, la visione di insieme non è stata all’ altezza delle aspettative.

Un ammasso abbastanza inquietante di diversi edifici: moderni con piscine , case di campagna e case abbandonate; tutte su per la collina.

La sensazione di uno sviluppo senza regole e senza progettazione , mi ricorda un po’ la fine di molte bellissime località marine della costa ligure o amalfitana, dove la bellezza del paesaggio non è riuscita a sopravvivere all’ egoismo del privato e alla inettitudine/complicità del pubblico.

Certamente questo non è un modo civile di trattare il nostro territorio.

La speranza è che la montagna mantenga le sue fondamenta e non si lasci andare all’ assalto.

Scendendo della storica passeggiata di S. Osvaldo, arrivando agli ultimi 150 metri , troviamo un fondo in acciottolato storico e ci siamo subito chiesti che fine faranno quei bellissimi sassi tondi di fiume sotto i pesanti SUV dei signorotti locali ( o verrà asfaltato ?).

I vicini sono tutti d’ accordo ha detto il sindaco! Il primo cittadino che incontriamo non solo non ci pare di questo avviso, ma è così preoccupato che ci fa entrare, a noi sconosciuti, in casa sua e ci racconta tutta la storia della collina, ci cita uno ad uno i nomi di notabili, dottori, architetti, veterinari ecc della collina e ci indica le casette in cima, dove alloggiano i signori che vogliono la strada.

Quello che preoccupa è soprattutto la tenuta delle pendici e ci si chiede se è stata fatta una perizia geologica.

L’ abitante di v. S. Osvaldo ci  dice che c’è molto malcontento per questa strada e che non è vero che tutti i vicini sono d’ accordo.

Un parente del signore, vera e propria memoria storica del luogo, ci narra  che in passato ci sono già stati diversi incendi su quel pendio ( dolosi?) ma che i vigili hanno potuto lavorare senza problemi .

Ma allora ci chiediamo, se il problema non è la sicurezza dei cittadini, qual è il motivo della nuova strada ?

E allora ci vengono in mente le parole della  consigliera  Tomada che in consiglio narrava di vecchi progetti , di qualche ex consigliere SVP che già aveva in passato presentato un piano per edificare nella zona.

D’altronde a che serve una strada ci si è chiesti ? Una strada porterà con sé il bisogno di parcheggi e quindi nuovi sbancamenti e a quel punto …….

Beh, giustamente, a parte a Firmian e a Casanova, si torna all’ antico e a costruire quartieri si inizia dalle infrastrutture, o no ?

Il progetto , prima o poi salterà fuori, intanto i soldi pubblici già ci sono, certo , secondo il cons. Margheri dovrà passare in commissione urbanistica, magari in un caldo e sonnacchioso pomeriggio d’ agosto, certamente il sindaco ha comminciato a spianare la strada …per la strada .

Sta ai cittadini dire la loro opinione, anche in questo caso non richiesta. Sta alla popolazione difendere il proprio territorio, sta al buon senso evitare di regalare soldi pubblici a privati e nemmeno tanto virtuosi.

Il S. ha detto che garantisce lui, Brigitte Foppa dei Verdi ha detto che farà da sentinella , noi, insieme ad altri 12 consiglieri abbiamo votato contro questa strada nel bosco , altri 27 consiglieri della maggioranza hanno votato a favore .

Certamente ci sarà ancora molto da sorvegliare e intanto magari si potrà vedere il progetto, se ci faranno l’onore di mostrarcelo.

E non dimentichiamoci di via Maso della Pieve che aspetta il verde.

C.Vedovelli

“ Ghe pensi mi”

Durnwalder non ama Bolzano. Bolzano tace.

                       E’ fuori dubbio che Durnwalder non ama Bolzano e men che meno i suoi cittadini ai quali ha regalato, con il consenso comunale , un inceneritore da 130.000 tonnellate,  per smaltire i rifiuti di tutta la Provincia e con essi fumi e sostanze tossico-cancerogene in essi contenute.

 Ha regalato alla città strutture importanti come Museion, LUB, Eurac che però la città vive come corpi estranei, come dazio da pagare alla Provincia ma senza comprenderne l’utilità e l’integrazione, che forse non c’è.

 Inebriato dal PIL sudtirolese, che tutto misura meno che lo stato di benessere (che non è solo la ricchezza di un popolo) ( vedi discorso R.Kennedy: Il Pil è disumano.) , Durnwalder si è lasciato andare alla sua visione di Bolzano:  un centro turistico commerciale da riempire continuamente di gente in abbondanza e con essa di traffico, rifiuti, confusione ecc.

Bolzano come attrazione turistica  alla quale sacrificare ambiente e salute, sobrietà e vivibilità della città.

L’ attacco di Durnwalder alla Giunta Spagnolli passata e presente, trasuda  di voglia di intervenire direttamente e con il solito decisionismo, tanto amato dai sudtirolesi,  risolvere le questioni, accontentando in questo modo la fila di imprenditori che hanno bussato alla sua porta.

 Perché, quello che piace poco, sono i percorsi decisionali: sia per il progetto con Thun sul Virgolo che per il minimetrò con la Leitner  gli imprenditori sono andati direttamente a mostrare le loro intenzioni al Presidente, saltando completamente una via democratica di partecipazione dei cittadini e infischiandosene dell’impatto sulla città di Bolzano.

 Inverso dovrebbe essere il rapporto imprenditori e città, con il precoce coinvolgimento della popolazione al fine di una decisione condivisa; in apparenza un percorso più lungo ma in realtà  molto più democratico e alla fine , secondo diversi studi anche più efficace. Qui invece si preferiscono percorsi preferenziali, conoscenze  mirare a chi in effetti tiene la cassa.

Il Comune di Bolzano in questi anni si è comportato da struzzo, e di fronte alle pressioni di Provincia e dei poteri economici ha preferito mettere la testa sotto la sabbia e prendere tempo. Come ha detto il sindaco “ se avessi accettato certi progetti non avrei vinto le elezioni”.

 Ora Bolzano deve uscire dal guscio e  manifestare progetti precisi, che tengano conto da una parte dei bisogni e dall’altra dei limiti di tolleranza della città, da contrapporre alle pressioni economiche imprenditoriali, condivise da Durnwalder. Bolzano deve finire di espandersi, deve finire di consumare suolo, ormai ridotto al minimo, evitare di consumare anche le pendici.

Pensare ad uno sviluppo sobrio e a favore dei cittadini, con una risoluzione seria del problema del traffico, limitando l’accesso di pendolari, proponendo una ristrutturazione del patrimonio edile esistente, a scopo di risparmio energetico; uno sviluppo sereno ed equilibrato dei quartieri rilanciando i negozi di vicinato e ricreando una rete territoriale.

 Il Virgolo: non si deve partire da un mega progetto,  il Virgolo deve rimanere della città e dei cittadini, non può diventare, perche è patrimonio naturalistico e storico e perchè mostra evidente fragilità geologica, terra di “invasioni barbariche” a scopo turistico-commerciale.

 L’areale sarà un progetto importante per il futuro della città, si è già iniziato male, con bandi di gara a prezzolati architetti, senza aver ancora mai coinvolto in alcun modo i cittadini e senza avere posto alcuna visione e aver fatto alcuna analisi dei bisogni della città. Cosa serve a Bolzano che possa essere fatto nella zona “areale “ ? Questa è la domanda a cui il Comune deve rispondere con il contributo dei cittadini prima di far partire progetti che nascono solo dalle menti di qualche progettista, magari bravo ma che non conosce la città.

 Nessuno vuole isolare la città dal mondo, ma adunate e mercatini devono svilupparsi in un contesto di sostenibilità e vivibilità, con una visione più diffusa e non solamente centro-centrale.

Bolzano capitale della cultura non deve essere occasione  per nuove cementificazioni, potrebbe essere l’occasione di mostrare all’ Europa una città ecosostenibile, vivibile,  multietnica e sobria.

Certo per far questo bisognerà andare oltre.

 Claudio Vedovelli

Tutto il consiglio minuto per minuto 4 – giovedì 08.07.2010

I giornali avevano annunciato che ci sarebbe stato dibattito sulle “parolacce” del vice presidente del Consiglio Comunale Degli Agostini ( IdV) al Presidente del Consiglio Berlusconi ( PdL),  la serata si annunciava piccante, ma il consigliere Degli Agostini ha pensato  bene di andare al mare e quindi la serata  è stata rinviata al suo ritorno per dare modo al Degli  Agostini di “difendersi”.

Personalmente non credo che il tema interessi molto i cittadini e che il tutto faccia parte del teatrino della politica e serva a dimenticare e a non parlare dei veri argomenti da affrontare.

Vedremo se il consigliere Degli Agostini manterrà lo spirito libertario e la libera scelta di cui si vanta quando si affronteranno i temi locali.

Interessante invece e poco teatrale l’argomento introdotto dal consigliere Pagani e dal consigliere Tagnin sul tema delle licenze commerciali ai Podini. Non convinceva la scelta della Giunta di concedere a Podini quello che invece era stato negato ad altri e si paventa il rischio di lunghe querelle legali con rischio di risarcimenti e quindi di indebolimento delle casse comunali, che già paiono esangui.

Il sindaco ha difeso decisamente la scelta della Giunta, sostenendo di essere un fautore del commercio di vicinato ( negozi che vanno in effetti scomparendo) ma di dover fare invece scelte , come quest’ultima, che rappresentano vere e proprie sentenze di condanna a morte dello stesso. La colpa, ha detto Spagnolli, è della Provincia, che fa leggi non chiare, e il Comune si deve adeguare: “ non siamo noi che decidiamo, noi siamo degli applicatori di leggi”

Nessun accenno a come sostenere il tanto, a parole, amato commercio di vicinato, né un solo accenno ai gruppi di acquisto solidale.

La posizione della Lista 5 stelle è ben sintetizzata dallo scritto dal titolo “Negozi di vicinato – de profundis” del Consigliere Alberto Filippi, che potete leggere a questo link.

Per il resto la seduta è stata dedicata alle ultime surroghe ( = sostituzione di consiglieri che eletti, sapevano già di non restare, difatti se ne sono andati). Di tutta la banda di consiglieri provinciali e  parlamentari rimane in carica con doppio mandato soltanto l’on. Biancofiore, che però nelle ultime riunioni del consiglio non si è vista.

Infine si è passati al tema delle commissioni consiliari. Le commissioni dovrebbero essere, secondo statuto, organi in cui si discutono i problemi e si indica una soluzione, dovrebbero essere di supporto al vero centro decisionale che è il Consiglio comunale.

Pare non sia proprio così e che di fatto nelle Commissioni si decida quasi tutto e il Consiglio, come talvolta abbiamo visto dall’alto, sia solo un palcoscenico con spettacoli già fuori cartellone.

Ecco l’importanza di esserci.

In sintesi Sindaco e centro sinistra confermano la loro voracità e in pratica si prendono tutto il banco, assicurandosi la presidenza di tutte le commissioni e un rapporto maggioranza e opposizione sproporzionato, che in alcune commissioni , le più importanti, sarà di 7 a 3, e in altre , le meno importanti di 6 a 4.

Nella precedente legislazione le presidenze erano divise con l’opposizione e il rapporto nelle commissione era di 5 a 4.

Tutto regolare, tutto politicamente chiaro: hanno  vinto e si pigliano tutto, anche perché le bocche da sfamare sono tante e gli animi non ancora quieti.

Per il resto : miseria e miseria. Rimango letteralmente allibito.

 Credo sia diritto della maggioranza di governare ma anche di assicurare un confronto e una discussione seria: non so se questo è garantito da questo sistema.

Sarà importante esserci almeno per capire cosa succede e come vanno le discussione e quali temi si affrontano.

Noi della Lista 5 stelle dovremo incontrarci con gli altri dell’opposizione e dividerci lo “scarso bottino”.

Sarà importante comunque sapere, e che tutti i cittadini sappiano, cosa succede nelle commissioni e garantire ai cittadini la massima trasparenza su argomenti come l’ urbanistica, la mobilità, la gestione del patrimonio, la tutela del paesaggio ecc ecc.

Le commissioni sono 10,  erano 14.  Alcune mettono insieme competenze completamente diverse, ma la competenza non mi pare sia granchè tenuta conto nelle varie spartizioni.

Penso alla commissione Ambiente e mi chiedo di che tratterà quando temi come urbanistica, mobilità, inceneritore,  tutele paesaggistiche ecc. sono in mano ad altri.

La prossima seduta del Consiglio Comunale  sarà giovedì 15 luglio alle ore 18. Le sedute sono pubbliche e si può assistere dal loggione al 3 piano del palazzo comunale, ingresso piazza Municipio.

Alla prossima

Claudio Vedovelli

Una giunta sfinita : votare contro per andare oltre

 “ Speriamo che fuori sia meglio “

 Mi riprendo ora dalla lunga nottata in consiglio, finita alle 2.30 di stamane. Già questa una vergogna, voluta dal sig. Spagnolli, che voleva chiudere a tutti i costi la giunta infischiandosene nell’ordine :

 1)      della poca democrazia nel far decidere e discutere 50 persone sul programma delle Giunta, non su quisquiglie, alle 2 di notte, fra sbadigli ( anche del sindaco ) e crisi di fame.

2)      delle finanze comunali e generali, in quanto dopo la mezzanotte è scattata la seconda seduta con doppi gettoni di presenza  ( fate voi i conti!)

3)      del fatto che magari alcuni di quel Consiglio lavorano e anche se la giornata poteva essere pagata, per  rispetto verso colleghi e  senso del dovere, molti sono andati al lavoro.

 Perché iniziare la seduta alle 19.30 ? Per sfinire i consiglieri ? Per evitare alla stampa il dibattito consigliare ? Per la vergogna di far vedere anche “fuori” dalla sala la pochezza della proposta programmatica del Sindaco ? Saperlo!

 Qui nessuno da spiegazioni, esiste un potere assoluto che tutto decide.

 Scarsa sensibilità e prepotenza a parte, perché tanta fretta di concludere da parte del sindaco ?

 La sensazione è che la  maggioranza della giunta composta da :

 1)      quella vera ( elettorale ) conta 27 consiglieri ( +/- Pagani; ++/- i Verdi)  

+

2)      quelle ombra : UDC e Unione , che non si capisce bene come , quando, dove e chi ma di fatto votano sempre con la maggioranza e della stessa fanno o faranno parte;

 sia ampia numericamente, ma assai inquieta al suo interno soprattutto nella parte ex o fu eco sociale.

 Il discorso di Pagani sembrava il pensiero di Cesare dopo che fu  colpito da Bruto “ Tu quoque ….“, una vera e propria ode contro i barbari, traditori e incoerenti, bugiardi e irriconoscenti; ma alla fine , colpo di scena , prevale il senso di responsabilità e …vota a favore della giunta.

Anche l’intervento della Foppa dei Verdi non sprizzava gioia da tutti i pori, ma alla fine anche qui prevale la tanto sbandierata responsabilità. 

Vedremo.

 Certo il programma della Giunta presentato dal Spagnolli è testimone di quanto poco in maggioranza si sia parlato dei temi della città e che per contentare tutti ( soprattutto la SVP) alla fine non si sia detto praticamente nulla, se non vuote enunciazioni : il tipico tema in classe tra il 5/6 messo giù giusto per non rischiar nulla.

Tante belle frasi :  Bolzano è la città più bella del mondo, più ecologica e dove tutti si vogliono bene.

L’isola che non c’è è stata scoperta e Peter Pan riposi in pace.  Amen.

 A onor di verità Gigi ha promesso che entro 100 giorni la Giunta presenterà  linee programmatiche in maniera ben più dettagliata. Vedremo.

 L’ampio e notturno dibattito seguito alla presentazione ha ribadito,da parte delle opposizioni la pochezza del programma , la scorrettezza di far decidere sulla giunta presentando 4 fogli mal scritti.

Racconterò in un altro momento in dettaglio le argomentazioni sui singoli temi diciamo sfiorati dal documento e su altri addirittura assenti.

L’opposizione per altro continua a mostrare le crepe pre-elettorali, evidenziate al momento della proposta dei candidati di opposizione per la Presidenza del Consiglio.

Mentre la maggioranza  appare invece compatta nella filosofia di fondo : “ chi vince, piglia tutto” e lasciando quindi da parte garanzie democratiche e qualsiasi forma di diciamo “eleganza istituzionale”. Piglia tutto: presidenza e vice presidenza , che in altre istituzioni ( vedi provincia) vengono lasciate all’opposizione.

D’altronde si capisce: c’è tanto appetito e tante bocche da sfamare e quindi la parola d’ordine è : occupazione massiva di qualsiasi fetta di potere.

 Alle 1.15 ho fatto il mio primo discorso, non so se più emozionato o assonnato, in un aula distratta, con difronte a me il sindaco che sbadigliava. ( allego mio intervento).

In sintesi ho votato contro questa maggioranza sia per come che per cosa.

Sia per come ci si è arrivati , trascurando competenze, promesse, scelte degli elettori; sia per i contenuti, che non sono quelli inesistenti del Documento di Programmazione, ma quelli annunciati nella precedente legislatura, della quale questa vorrebbe essere la fase esecutiva. Contenuti precedenti ( Pum, Masterplan, Progetto Bolzano Co2 neutrale) che già non ci erano piaciuti al momento della loro enunciazione.

 Se c’erano dubbi, il discorso finale del Sindaco Spagnolli  me li ha tolti, inneggiando alla presenza delle gru in città come segno di benessere della città, affermando che le macchine vanno tolte dal suolo e messe sottoterra e ,udite udite, esprimendo il desiderio che il consiglio comunale diventi come un’ azienda privata, dove non siamo dipendenti ma tutti azionisti !

L’unica piccola gioia è stato quando il S.S. ha promesso che il consiglio verrà reso fruibile per i cittadini e si potrà interagire on line; l’ha detto veramente  oppure mi sono appisolato un attimo e ho sognato un’altra realtà?

 Staremo a vedere, noi certamente lo incalzeremo su questi temi.

Per ora chiudo non dimenticando di dirvi che il consigliere Rizzolli è stato surrogato dalla consigliera Sylvia Hofer… e buona notte.

Almeno questo triste , qualcuno dice inevitabile prologo è  finito, spero che dalla prossima si comincerà a parlare della città.

 Alla prossima

 C.Vedovelli                                                                                                                                                       11.6.2010

Prima seduta del Consiglio comunale di Bolzano 3.6.10

 Sottotitolo: Rizzolli come la sbarra di via della Vigna, usato prima, gettato dopo!!!

 Entro in un ambiente che ero abituato a vedere dall’alto, un po’ la sensazione banale del primo giorno di scuola.  

Strette di mano e pacche sulla schiena. Insomma apparentemente un’allegra combriccola, ma il fuoco cova sotto le ceneri.

Ma quanta stampa, cosa ci sarà poi di così interessante?

Suona la campanella! Si inizia. Ma ancor prima già circola una proposta partita dai banchi dell’opposizione per votare segretamente sul caso Rizzolli.

Mi spiegano che il segreto dell’urna toglierebbe alla maggioranza l’alibi di dover appoggiare a forza il proprio consigliere.

Non firmo: ritengo che le cose vadano fatte in maniera palese, alla luce del sole. Mi rendo conto che comunque dovrò in futuro fare i conti con tattiche e strategie (e i contenuti ?), un po’ come ai prossimi Mondiali di calcio!

La mozione  (bastano 10 firme) comunque passerà e la votazione sul caso Rizzolli avverrà a scrutinio segreto.

Si inizia la seduta e iniziano le votazioni  per la convalida dei consiglieri e del sindaco. Non esiste proprio un metodo più efficace e più veloce?

Prima viene convalidato il sindaco, e un po’ l’emozione, certamente l’inesperienza e chissà mai quanto c’entri il super-io, non do il mio voto. Solerti funzionari mi spiegano tutto e finalmente la votazione va a buon fine. Indubbiamente non aveva senso contestare la validità del voto espresso dai cittadini.

Interviene il consigliere Benedikter che elogia sperticatamente sindaco e propria giunta come esempio massimo di amministrazione ecologica.  Non ci pare.

Si procede alla convalida di tutti gli eletti.

Ho votato contro la convalida di quei candidati che,  presentati  in lista, ricoprono altri incarichi politici e già si sa che lasceranno il posto ad altri. Non mi piace questa prassi, i cittadini devono sapere chi votano e chi li rappresenterà in consiglio.

Finita questa parte formale veniamo al punto centrale della serata: la convalida del consigliere Rizzolli ( SVP).

E’ una scelta difficile, perché diverse sono le considerazioni da fare, che vanno al di là della persona e delle valutazioni politiche sulla stessa, ma sono valutazioni di merito sulla sua eleggibilità o meno.

Da una parte c’è la scelta dei cittadini che hanno dato 850 voti al signor Rizzolli, dall’altra una situazione di probabile conflitto dello stesso.

Certamente, secondo il mio parere, la situazione andava chiarita precedentemente; esistono regole e regolamenti, queste andavano applicate prima delle elezioni. La situazione non è nuova, l’incarico alla Fondazione Castelli di Bolzano del sig. Rizzolli era già presente al momento della presentazione delle liste.

Perché si è arrivati a questo punto?

Non lo so, certo la condizione era chiara al sig. Rizzolli, così come al sua partito ( SVP) così come alla maggioranza ( centrosinistra) che lo avrebbe sostenuto.

A qualcuno questa situazione ha fatto comodo, però in qualche modo il voto dei cittadini è stato disatteso e ora, al di la del merito della persona, siederà in consiglio un non eletto, con molte meno preferenze.

Detto ciò, ho votato per la incompatibilità del consigliere Rizzolli, ripeto non per un giudizio sulla persona, ma perché ritengo comunque non cumulabili le diverse cariche, il consigliere lo sapeva e avrebbe dovuto dimettersi per presentarsi in consiglio; altro punto che mi ha fatto decidere è che il sig. Rizzolli come altri consiglieri è in Consiglio dal 1995, cioè alla 5 legislatura: come evidenziato dal programma della Lista civica 5 stelle, 2 mandati sono più che sufficienti a garantire un giusto ricambio al consiglio e ad evitare eccessivi attaccamenti alla “carega”.

Ribadisco l’impressione che la decisione andava presa prima e che qualcuno ha giocato con il topo prima di mangiarselo.

Certamente Rizzolli è stato affossato dalla sua stessa maggioranza e probabilmente dal suo stesso partito. Bell’ ambientino.

A questo punto il sindaco giura e mi rimangono impresse le ultime parole “…..giuro di lavorare per il bene comune”. Nostro compito sarà di verificare, controllare che questo si verifichi realmente nelle decisioni comunali.

Con l’abbandono del sig. Rizzolli si conclude la seduta e tutti a casa, personalmente con un po’ di amaro in bocca,  l’idea che tutto sommato a scuola era più semplice e che, così come è disposto il nostro banco, spesso ci troveremo fra due fuochi e dovremo avere mente lucida.

Non vedo l’ora che si cominci a parlare dei problemi della città e non dei problemi dei consiglieri.  

Non ho dimenticato naturalmente né la presenza degli operai delle Acciaierie né di manifestanti contro la sbarra di via della Vigna.

Due argomenti importanti che meritano uno spazio loro.

E’ semplice dire che esprimiamo la piena solidarietà agli operai perché mantengano il loro posto di lavoro. Complesso invece valutare quale sia la soluzione migliore per il loro futuro occupazionale. Non è sufficiente inneggiare all’economia e all’aiuto della Provincia come ha fatto il sindaco, occorre capire come è la situazione della produzione dell’ acciaio in Italia e quali sono le intenzioni della dirigenza rispetto a Bolzano. Tutto senza mai dimenticare che nel tempo la fabbrica è venuta a situarsi nel centro di un rione molto popoloso, e del quale i problemi di salute, sia come inquinanti che come rumorosità, vanno tenuti in primo conto. 

Per la vicenda di via della Vigna, con la riapertura 3 giorni prima e chiusura 2 giorni dopo le lezioni, ci troviamo di fronte a cittadini che prendono per i fondelli altri cittadini, oltre a non avere alcun senso civile.

Ma ancor più fastidioso è il silenzio e l’inerzia del Comune. Dove sta in questo caso il bene comune? 

Alla prossima

Claudio Vedovelli

Consigliere Comunale Lista 5 Stelle di Bolzano

Pagina successiva »